Con l’arrivo della bella stagione, la pratica del Tai Chi si apre alla natura, trovando spazio tra il verde e il respiro della terra.

Le nostre lezioni al parco offrono a tutti l’opportunità di immergersi in movimenti fluidi e armoniosi, accompagnati dalla luce del sole e dalla carezza del vento.

Praticare all’aria aperta amplifica i benefici del Tai Chi: rilassa la mente, rafforza il corpo e favorisce un profondo senso di connessione con l’ambiente.

Un’esperienza rigenerante, aperta a tutti, su prenotazione.

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Con l’arrivo della bella stagione, la pratica del Tai Chi si apre alla natura, trovando spazio tra il verde e il respiro della terra.

Le nostre lezioni al parco offrono a tutti l’opportunità di immergersi in movimenti fluidi e armoniosi, accompagnati dalla luce del sole e dalla carezza del vento.

Praticare all’aria aperta amplifica i benefici del Tai Chi: rilassa la mente, rafforza il corpo e favorisce un profondo senso di connessione con l’ambiente.

Un’esperienza rigenerante, aperta a tutti, su prenotazione.

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In Cina l’uso dell’esercizio fisico può essere fatto risalire già al 1000 a.C.

Il Neijing, antico testo fondamento della medicina tradizionale cinese, prescrive esercizi di respirazione, massaggi della pelle e della carne, esercizi delle mani e dei piedi per gli abitanti del centro, regione pianeggiante e umida, che soffrono di paralisi delle giunture, raffreddamenti e febbri.

Nel periodo dei regni combattenti (403-221 a.C.) i taoisti introdussero esercizi fisici e mentali ed esercizi di respirazione come tecniche efficaci per la prevenzione e cura di alcune malattie ed il mantenimento della salute, generalmente conosciute come Qi gong. Da allora le ginnastiche energetiche vennero studiate e approfondite negli ambienti buddisti e taoisti con lo scopo di mantenere l’organismo efficiente, preservarsi dalle malattie e dalla vecchiaia, conservarsi in buona salute e favorire la longevità.


Da queste ginnastiche e dagli antichi stili di Kung-fu si evolse il Taijiquan.


Lo studio del tai-ji quan (Arte della Suprema Polarità) non è solamente uno studio legato al movimento fisico ma una profonda filosofia di vita che affonda i suoi contenuti in antichissime filosofie e teorie come il Bagua, l’Yi Jing e più in generale il Taoismo. Il principio fondamentale è il Wu wei traducibile in italiano in tanti modi, ma nessuno pienamente soddisfacente: non agire, niente fare, lasciar andare. Dove però il non-agire è un’azione compiuta con coscienza: spesso è più difficile non fare e lasciare che le cose seguano il loro corso naturale invece di cercare di cambiarle.

Ci sono quattro parole, concetti che rappresentano il tai-ji quan, i suoi contenuti filosofici ed i benefici che con la pratica si possono ottenere e sono:

Movimento
(Attività)

Quiete
(Calma, Quiescenza)

Gioiosità
(Felicità, Serenità)

Longevità
(Vitalità)

Nel tai-ji quan ritroviamo inoltre
i concetti principali del taoismo:

Ogni movimento esprime l’alternanza dello Yin e dello Yang di vuoto e pieno, l’uomo e l’universo entrano in unione.